giovedì 12 marzo 2015

Le banche USA fanno guerra ai venditori di fumo

Photo by Benjamin Rasmussen/NYT/Contrasto
Affari a gonfie vele negli Stati dove la vendita della marijuana è libera. Ma niente conti correnti per chi ha aperto negozi: non si accettano banconote "profumate di erba".


Dylan Donaldson è nervoso. È accompagnato da due guardie armate fino ai denti e, come ogni settimana da quando ha aperto un dispensario di marijuana, è il giorno in cui deve trasportare la merce scottante dal suo negozio a un deposito segreto in mezzo alle Rocky Mountains. Ogni volta cerca di usare una macchina diversa, mandando la sua auto su un tragitto alternativo per ingannare possibili malintenzionati. Da quando la marijuana è stata legalizzata nello Stato del Colorado, però, la merce scottante non è più l’erba ma i contanti che questa genera. I soldi guadagnati con la marijuana, infatti, puzzano troppo per le banche americane che si rifiutano di aprire conti correnti a chiunque faccia affari con la cannabis, costringendo gli imprenditori a imboscare montagne di cash.