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A ventiquattro anni ha cominciato a
twittare per conto del Dipartimento di Stato americano, facendo dei social
media un nuovo strumento diplomatico che ha contribuito a cambiare il modo di
fare politica. A ventinove ha fondato Google Ideas, divisione del motore di
ricerca che si occupa di sfruttare la tecnologia per migliorare il mondo. E a
furia di mescolare internet e geopolitica, a trentadue anni Jared Cohen è già
considerato uno dei maggiori esperti delle nuove frontiere dell’era digitale.
Oggi circa due miliardi di persone hanno
accesso a internet. Nei prossimi decenni si calcola che ce ne saranno cinque
miliardi in più, concentrate principalmente in paesi afflitti da guerre,
povertà, corruzione e instabilità politica.
“Questo significa una democratizzazione
del potere a livello mondiale”, dice Cohen, autore insieme al numero uno di
Google, Eric Schmidt, del libro The new digital age. “Grazie alla connettività
offerta da internet, ci saranno sempre più testimoni in grado di organizzarsi e
denunciare abusi commessi da regimi autoritari, organizzazioni criminali o
singoli individui”.