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mercoledì 11 febbraio 2015
Il re del tweet che siede in Vaticano
Qualche giorno fa Papa Francesco ha ammesso di essere un disatro col computer. Durante un collegamento web con dei ragazzi disabili, il Pontefice ha confessato: "Sono un 'tronco' con il computer", aggiungendo poi "Che vergogna!". Nonostante questo Francesco è ritenuto un vero mago dei social network. Siamo entrati in Vaticano per scoprire i segreti di questo successo.
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venerdì 14 novembre 2014
The Vatican goes to great lengths to share the word of God on social media
Pope Francis is a verified social media saint. First off, his Twitter handle, @Pontifex, is the most retweeted account in the world (yes, that includes @KimKardashian). In fact, the pope’s tweets are so sacred that he has an entire social media team dedicated to maintaining his page. Now his social strategists have launched a papal news aggregation site, News.va. Oh, and of course they’re updating the pope’s app to bring the words of the Holy Father straight to Catholics’ smartphones. Basically, Francis, with some help, is winning the Internet right now.
I was assistant producer on this video produced by Vocativ for MSNBC
sabato 20 luglio 2013
Jared Cohen, la politica fatta su internet
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Photo by Gettyimages |
A ventiquattro anni ha cominciato a
twittare per conto del Dipartimento di Stato americano, facendo dei social
media un nuovo strumento diplomatico che ha contribuito a cambiare il modo di
fare politica. A ventinove ha fondato Google Ideas, divisione del motore di
ricerca che si occupa di sfruttare la tecnologia per migliorare il mondo. E a
furia di mescolare internet e geopolitica, a trentadue anni Jared Cohen è già
considerato uno dei maggiori esperti delle nuove frontiere dell’era digitale.
Oggi circa due miliardi di persone hanno
accesso a internet. Nei prossimi decenni si calcola che ce ne saranno cinque
miliardi in più, concentrate principalmente in paesi afflitti da guerre,
povertà, corruzione e instabilità politica.
“Questo significa una democratizzazione
del potere a livello mondiale”, dice Cohen, autore insieme al numero uno di
Google, Eric Schmidt, del libro The new digital age. “Grazie alla connettività
offerta da internet, ci saranno sempre più testimoni in grado di organizzarsi e
denunciare abusi commessi da regimi autoritari, organizzazioni criminali o
singoli individui”.
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