giovedì 24 gennaio 2013

The New Muse: Sarah Gadon


Photo by Caitlin Cronenberg
A volte le carriere degli artisti sono legate a coincidenze bizzarre: in certi casi è un incontro fortuito, in altri una scoperta casuale. Nel caso di Sarah Gadon, promessa del cinema canadese e nuova musa del regista David Cronenberg, la svolta è legata ad un dettaglio anatomico: se l’arco dei suoi piedi fosse stato solo leggermente più accentuato, invece che recitare nelle ultime due pellicole firmate dal maestro della suspense (Dangerous Method e Cosmopolis), la venticinquenne originaria di Toronto sarebbe diventata una ballerina classica. La danza è stata fin dall’infanzia la sua vera passione. Per quello aveva studiato dall’età di dieci anni, chiedendo ai genitori d’iscriverla a una scuola speciale d’arte dove, oltre all’educazione canonica, poteva approfondire ballo, canto e recitazione. Nel mondo della danza classica, però, l’impegno e il talento non sono sufficienti. Per portare avanti quel genere di carriera è fondamentale avere anche certe caratteristiche fisiche, fra cui i piedi ben arcuati.
“I miei erano troppo piatti e non potevo farci niente”, dice l’attrice al telefono da Los Angeles. “Dovetti rinunciare alla danza, ma non al piacere di esibirmi in pubblico”.

mercoledì 16 gennaio 2013

Il cuoco giramondo più famoso di New York


“Le spezie mi ricordano il viaggio. Per questo sono il mio ingrediente preferito”. Spostarsi è sempre stato una costante nella vita di Marcus Samuelsson, uno dei cuochi più famosi di New York. L’odissea di questo chef quarantenne è cominciata in Etiopia all’inizio degli anni Settanta, quando un’epidemia di tubercolosi lo lasciò orfano di entrambi i genitori all’età di tre anni.

giovedì 10 gennaio 2013

Galbiati, attore in attesa dell'onda giusta

Photo by Johan Sandberg
Quando cominci la carriera d’attore in modo così fulmineo, può non essere facile mantenere la traiettoria. Eros Galbiati è diventato un idolo dei teenager con il primo film che ha interpretato sul grande schermo, Notte prima degli Esami. L’anno dopo ha consolidato il successo con il sequel della storia, in cui continuava a fare la parte del maturando sciupa femmine al fianco dell’amico Nicolas Vaporidis.
“Ci sono stati periodi in cui le ragazze mi fermavano per strada per strapparmi anche la bottiglia d’acqua da cui bevevo”, ricorda ancora stupito l’attore comasco.
Poi ha continuato a lavorare in commedie (Tutto l’amore del mondo), progetti indipendenti (Polvere, Poker Generation) e teatro (Prozac Family), ma la tempesta perfetta del primo momento non si è più ripetuta.

martedì 1 gennaio 2013

Così rivive il capolavoro rotto


Che ne è di un'opera d'arte danneggiata e rifiutata dal mercato? Viene spogliata del suo valore e finisce in un magazzino. Una mostra a New York resuscita questi zombie d'autore

La mostra è ospitata in una villa in stile vittoriano nel mezzo del campus della Columbia University di New York, ma l’allestimento fa pensare a un obitorio: muri bianchi, ambiente asettico e opere sdraiate su carrelli come fossero cadaveri. D’altronde l’esposizione riunisce pezzi d’arte contemporanea paragonabili a zombie: sculture, quadri e fotografie d’artisti famosi intrappolati in un limbo fra la vita e la morte.