Photo by Raimund Koch |
Uno dei suoi protagonisti la battezzò la Summer
Bauhaus. Fu l’estate in cui un gruppo di esponenti della prestigiosa scuola
tedesca si ritrovò in vacanza dall’altra parte dell’Atlantico, nei pressi di
Cape Cod, gettando i semi per lo sviluppo di un nuovo capitolo nella storia
dell’architettura moderna.
Era il 1937 e molti esponenti dell’ormai
defunto Istituto d’Arte e Architettura di Weimar, fra cui il fondatore Walter
Gropius, il suo discepolo Marcel Breuer, Lászlo Moholy-Nagy, Herbert Bayer e
Alexander Dorner, erano da poco sbarcati negli Stati Uniti per sfuggire al
clima minaccioso che si respirava in Europa. Gropius era appena diventato
professore alla scuola di design di Harvard, risalendo per la prima volta in
cattedra dopo la chiusura della Bauhaus imposta dal regime nazista. E
quell’estate aveva affittato insieme alla moglie Ise una casa sul mare
all’imboccatura della penisola di Cape Cod, in Massachusetts. La villa era
spaziosa e Gropius aveva invitato alcuni amici dei tempi di Weimar a unirsi alla
sua famiglia. Il gruppo trascorse alcune settimane rilassandosi, nuotando nelle
acque dell’Atlantico ed esplorando le coste sabbiose di Cape Cod.