Poco più a Sud di Yankton, sulla sponda destra
del Missouri, l’affaccio sul fiume è solenne. Un bluff, un promontorio erboso, piatto come un biliardo; e intorno
una guardia di “alberi del cotone”, che sono poi pioppi, gli stessi che ombreggiano
le lanche del Po e che furono importati dall’America per produrre la miglior
carta italiana, ma che qui, a casa loro, sono così immensi e antichi che è
facile confonderli con le querce secolari. Come accade solo lungo i fiumi di
carattere - dove certi luoghi basta guardarli e si capisce subito che non è
solo la loro bellezza ad attrarre, quanto la teatrale vocazione a ospitare
l’epopea e la Storia - in questo tratto di Missouri si sente come un brivido la
presenza del Grande Spirito della pianura; sullo sbalzo sembra di essere
osservati dai pellerossa infrattati nella boscaglia dall’atra parte, che è già Sud
Dakota. È qui che la spedizione di Lewis e Clark - risalendo il Missouri alla
ricerca di quel passaggio a Nord Ovest che avrebbe aperto la via all’espansione
americana - si accampò alla vigilia dell’incontro con i Sioux, la più bellicosa
delle tribù. Da qui i bianchi osservavano inquieti i fuochi e le danze
propiziatorie oltre il fiume.