mercoledì 30 novembre 2011

Dentro l'Huffington Post 2.0


Pubblicato su Myself:

Mica facile entrare nel nuovo quartiere generale del sito di news online più famoso che c’è. Sta al quarto piano sulla Broadway, numero civico 770, in un palazzo con le colonne in ghisa e le arcate tipiche della New York d’inizio Novecento. Arianna Huffington e la sua squadra si sono trasferiti qui da qualche mese, quando l’Huffington Post è stato comprato dal gigante americano delle comunicazioni Aol per ben 315 milioni di dollari. L’HuffPo (come lo chiamano qui a Manhattan) è nato nel 2005 e in sei anni è diventato uno dei media americani più influenti, battendo anche il sito del prestigioso New York Times, grazie all’intuito giornalistico di Arianna, la sua fondatrice.

lunedì 14 novembre 2011

"Vi spiego com'è cambiato l'erotismo nei miei quadri"

Cecily Brown, photo by Jurgen Frank
"La maternità ha reso la mia pittura più sensuale", dice la pittrice inglese Cecily Brown. Che arriva con una mostra a Roma. E ci dà una lezione sull'Italia. Partendo da Sant'Antonio. 

Pubblicato su Io Donna:
Quando Cecily Brown sbarcò a New York agli inizi degli anni Novanta, nessuno sembrava più credere nella pittura contemporanea. Tutti gli occhi in Inghilterra erano puntati sulle installazioni dei British Young Artists, il movimento di cui faceva parte gente come Damien Hirst e Tracey Amin. Con una pittura che ricordava l’espressionismo astratto di De Kooning, Brown non aveva nulla a che spartire con i lavori concettuali dei suoi colleghi e decise di cambiare aria.

lunedì 7 novembre 2011

Giù le mani dal museo della bomboletta

5Pointz Art Center, NYC. Foto Alessandro Cosmelli
Per i writers, il 5Pointz Center del Queens è il paradiso: graffiti liberi e tag ammirate come quadri. Ma ora 'ex deposito industriale rischia di essere abbattuto per far posto a un grattacielo. E ai creativi dell'aerosolo art non resta che sperare. Nella crisi immobiliare. 

Pubblicato su Io Donna:

Per fare graffiti a New York bisogna essere rapidi e circospetti. La polizia è severa e le multe per chi dipinge i muri sono salate. Dappertutto tranne che in una via del Queens.

venerdì 4 novembre 2011

Harry Benson, maestro di fotogiornalismo


Photo by Harry Benson

Pubblicato su Vogue: 
In oltre sessant’anni di carriera, Harry Benson ha seguito eventi di tutti i generi per la stampa di mezzo mondo: il fotografo di origini scozzesi era presente quando il muro di Berlino è stato eretto e quando è caduto, era con i Beatles in tournè, con i mujaheddin in Afghanistan, al fianco di Bob Kennedy quando è stato assassinato, e al Plaza di New York per il Black and White party di Truman Capote. Dovunque succedesse qualcosa d’interessante, lui compariva con una macchina fotografica al collo.