Photo by Yelena Yemechuck
Yelena Yemechuck
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Anche dal vivo Liya Kebede ha tratti
splendidi e un’eleganza regale. Pure se indossa jeans, maglione e scarpe da
tennis, come quando si presenta all’appuntamento in un caffè di Manhattan. Ma
questo è scontato, essendo una delle modelle più pagate al mondo. Quel che la
rende unica fra le sue colleghe è il lavoro fatto lontano dalle passerelle. Per
questo quando mette subito in chiaro di non voler discutere la sua sfera
privata, non ci preoccupiamo: con lei resta altro di cui parlare.
Oggi la moda è una piattaforma multiforme
che può servire da rampa di lancio per le carriere più disparate, e la modella
etiope ne è un esempio lampante. Dopo aver mosso i primi passi in piccole
sfilate organizzate ad Addis Abeba da una donna italiana, Kebede si trasferisce
a Parigi con la speranza di trovare un’agenzia e una vita migliore di quella
che poteva offrirle il suo paese. Da piccola ha già vissuto all’estero, sia in
Francia che in Italia, al seguito del padre, impiegato della compagnia aerea
etiope. Stavolta, però, è sola, con una valigia piena di vestiti e una vaga
promessa di un’agenzia contattata dall’Etiopia.
“Se appena maggiorenne mia figlia facesse
altrettanto, mi verrebbe la pelle d’oca”, ammette sgranando i grandi occhi
scuri.