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venerdì 21 febbraio 2014

Lupita Nyong'o, nuova regina del red carpet


Photo by Tom Munro
Per talento raffinato e naturale eleganza, l’attrice di origine keniana ha incantato il red carpet. Ma lei, che considera la recitazione un modo per dialogare con gli altri, vorrebbe giocare il ruolo di icona di stile per aiutare le donne africane ad apprezzarsi.

Hollywood è sempre in caccia di nuovi volti. E se ne trova uno che, oltre al talento per la recitazione, ha anche un impeccabile stile naturale è pronta a celebrarlo con i massimi onori. Com’è successo a Lupita Nyong’o, attrice trentenne di origini keniane, passata direttamente dai banchi della scuola di teatro a una nomination al Golden Globe e una agli Oscar come attrice non protagonista per il suo ruolo in 12 Anni Schiavo, ultima pellicola firmata dal regista Steve McQueen e prodotto da Brad Pitt. Nel film Nyong’o interpreta Patsey, schiava in una piantagione americana presa di mira dal crudele proprietario (Michael Fassbender) e da sua moglie (Sarah Paulson).
Oltre a meritarle premi e riconoscimenti, la prima prova sul grande schermo ha catapultato l’attrice africana in un vortice di appuntamenti di gala, rivelandone un gusto raffinato che l’ha immediatamente trasformata nella nuova regina del tappeto rosso,

giovedì 24 gennaio 2013

The New Muse: Sarah Gadon


Photo by Caitlin Cronenberg
A volte le carriere degli artisti sono legate a coincidenze bizzarre: in certi casi è un incontro fortuito, in altri una scoperta casuale. Nel caso di Sarah Gadon, promessa del cinema canadese e nuova musa del regista David Cronenberg, la svolta è legata ad un dettaglio anatomico: se l’arco dei suoi piedi fosse stato solo leggermente più accentuato, invece che recitare nelle ultime due pellicole firmate dal maestro della suspense (Dangerous Method e Cosmopolis), la venticinquenne originaria di Toronto sarebbe diventata una ballerina classica. La danza è stata fin dall’infanzia la sua vera passione. Per quello aveva studiato dall’età di dieci anni, chiedendo ai genitori d’iscriverla a una scuola speciale d’arte dove, oltre all’educazione canonica, poteva approfondire ballo, canto e recitazione. Nel mondo della danza classica, però, l’impegno e il talento non sono sufficienti. Per portare avanti quel genere di carriera è fondamentale avere anche certe caratteristiche fisiche, fra cui i piedi ben arcuati.
“I miei erano troppo piatti e non potevo farci niente”, dice l’attrice al telefono da Los Angeles. “Dovetti rinunciare alla danza, ma non al piacere di esibirmi in pubblico”.