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venerdì 9 giugno 2017

Come redimere un foreign fighter

Gli estremismi si assomigliano tutti, dice Christian Picciolini, ex-neonazista americano, esperto di de-radicalizzazione, che ha lavorato anche con un jihadista.

Christian Picciolini avrebbe voluto diventare un foreign fighter ben prima che il termine divenisse sinonimo di combattente straniero affiliato alla Stato Islamico. Nel 1991 questo giovane italo-americano scrisse all’Afrikaner Weerstandsbeweging, la formazione di suprematisti bianchi che si opponeva all'abolizione dell'apartheid in Sudafrica, perché lo prendessero a combattere nelle loro fila. Ai tempi, però, Picciolini era ancora minorenne e gli estremisti sudafricani declinarono gentilmente l’offerta di questo ragazzo nato a Chicago da genitori italiani. Così a lui non rimase che continuare a militare nei ranghi del movimento skinhead americano, scalando i vertici fino a diventarne uno dei capi. Poi la nascita di un figlio e alcuni incontri avvenuti grazie alla musica gli hanno fatto cambiare prospettiva.