venerdì 21 giugno 2013

Angela Lindvall: "Yoga e figli sono il mio segreto"


Cresciuta nei grandi spazi del Midwest, Angela Lindvall da giovanissima ha sognato di usare la sua fama di top model per salvare il mondo. Ma poi si è resa conto che la vera felicità era dentro di lei, bastava liberarla

Appena si siede al tavolo del caffè di Manhattan dove abbiamo appuntamento, appare subito chiaro che Angela Lindvall sta vivendo una trasformazione in cui il risveglio spirituale conta più di qualsiasi altra cosa. La modella trentaquattrenne, che è stata testimonial delle principali Maison di moda, si presenta vestita tutta di nero, con jeans, stivali e maglietta scollata. Ma le sue parole grondano di energia di tutt'altro colore: autocoscienza, potere del respiro, vivere nel presente. Sembra di sentire parlare un'insegnante di yoga, titolo che, infatti, Angela ha conseguito da poco. Kundalini, per la precisione, tipo di yoga purificante che ha cominciato a praticare in seguito a una tragedia familiare. Cresciuta nelle praterie del Midwest americano «senza neanche sapere che cosa fosse la moda», Angela Lindvall inizia a lavorare come modella a 16 anni, quando il padre la costringe ad accompagnare la sorella a un concorso e viene notata da un talent scout di un'importante agenzia di New York.
Successo fulmineo, sfila e posa, compare sulle copertine di giornali di tutto il mondo e allora decide di usare la sua fama per migliorarlo, il mondo: fonda nel 2001 Collage Foundation per promuovere la causa verde. Poi, cinque anni dopo, comincia a praticare yoga, innescando una sorta di rivoluzione personale: si trasforma in angelo del focolare, perché, «per trovare l'equilibrio, una donna deve coltivare l'energia materna, prendendosi innanzitutto cura dei figli e della casa». 
Le femministe avrebbero qualcosa da ridire. 
"Il femminismo ha portato numerosi benefici, ma ci ha abituate ad assimilare troppo i valori maschili. Così abbiamo perso parte del nostro potere: solo valorizzando il lato materno possiamo curare noi stesse e le nostre comunità". 
Le donne devono stare a casa a badare ai figli? 
"Assolutamente no. La mia carriera è un esempio del contrario. Credo che una donna possa abbracciare la sua parte più femminile pur avendo un lavoro, a patto di accettare una distinzione di ruoli fra donne e uomini". 
Da dove viene questa convinzione?  
"I valori alla base dello yoga mi hanno aiutata a cambiare il modo in cui vedo la vita e percepisco la realtà che mi circonda, ma credo che la tendenza a prendermi cura degli altri sia sempre stata presente: sono la seconda di sei figli e fin da piccola mi sono occupata dei miei fratelli". 
Quanto tempo passa a praticare yoga? 
"Cerco di farlo due volte al giorno. È il mio modo per stare bene". 
Che cosa l'ha spinta ad avvicinarsi a questa disciplina? 
"Nel 2006 ho vissuto una doppia tragedia: ho divorziato dal padre dei miei due figli e mia sorella minore è morta in un incidente, travolta da un camion mentre andava in bicicletta. Il dolore mi ha fatto riflettere molto sulla natura transitoria della nostra esistenza. Ho sentito il bisogno di cambiare approccio e di affrontare la vita con più gratitudine". 
Il suo lavoro sembra lontano da questa visione dell'esistenza. 
"Un tempo vivevo in maniera conflittuale la differenza fra le mie convinzioni personali e il mio lavoro, oggi ho imparato a conviverci più serenamente: faccio la modella per vivere, non vivo per fare la modella e non devo necessariamente identificarmi con quel ruolo fuori dal set". 
Ha avuto il primo figlio a 23 anni, scelta insolita per una modella. 
"Non fu pianificato e tutti mi dicevano che se l'avessi tenuto non avrei più lavorato. Decisi di fare di testa mia e fu la cosa migliore: la maternità mi ha dato stabilità, per la prima volta da quando avevo 18 anni ho potuto fermarmi a riflettere e mangiare a sazietà! Tanto che, tre anni dopo, ho deciso di avere un altro figlio". 
Essere madre non l'ha fermata dal posare nuda per alcuni giornali. 
"In alcuni casi mi sono pentita, ma erano altri tempi e Internet non era così diffuso. Se avessi saputo che un domani qualsiasi amico dei miei figli, googlando il mio nome, avrebbe potuto sbirciare le mie parti intime, non l'avrei fatto. Detto questo, non credo di essermi mai compromessa, erano sempre servizi di un certo gusto. 
Che fine ha fatto la passione per le questioni ambientali che l'animava fino a qualche anno fa? 
"Quando ho fondato Collage avevo 22 anni, ero un po' ingenua e credevo di poter fare la differenza da sola. Ora penso che, per curare il pianeta, occorra prima curare se stessi. È una questione di consapevolezza e io ho scelto di farlo attraverso lo yoga". 

Pubblicato su Amica

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