Pubblicato su Uomo Vogue:
Quando Elizabeth Bowes-Lyon ordinò a David Seidler di attendere la sua morte prima di raccontare in un film la storia di come suo marito, re Giorgio VI, fosse riuscito a superare l’acuta forma di balbuzie di cui soffriva prima di ereditare la corona, lo sceneggiatore obbedì.
Quando Elizabeth Bowes-Lyon ordinò a David Seidler di attendere la sua morte prima di raccontare in un film la storia di come suo marito, re Giorgio VI, fosse riuscito a superare l’acuta forma di balbuzie di cui soffriva prima di ereditare la corona, lo sceneggiatore obbedì.
“Se la regina madre chiede, un cittadino inglese obbedisce”, dice Seidler al telefono dalla sua casa di Los Angeles. “La richiesta arrivò quando Elizabeth aveva già 81 anni. M’illusi di non dover attendere ancora molto”.
Ma la madre della regina Elisabetta II si spense all’età di 101 anni. E, prima di poter tornare a lavorare al copione de “Il discorso del re”, vincitore di due Golden Globe e probabile contendente straniero alla notte degli Oscar, Seidler dovette attendere vent’anni. Nel frattempo aveva fatto carriera firmando lungometraggi come Tucker, diretto da Francis Ford Coppola e film d’animazione come Il re ed io e Alla ricerca di Camelot. Alla morte della regina madre, Seidler era impegnato in altri progetti. Ma l’improvvisa comparsa di un cancro lo convinse a tornare a concentrarsi sul film che si rivelerà il più importante della sua carriera.
“Pensai che se non cominciavo subito a lavorare al Discorso del Re, non avrei mai più potuto farlo”.
In realtà, lo sceneggiatore 73enne ha reagito inaspettatamente bene alle cure e oggi è guarito.
“La voglia di portare a termine la sceneggiatura mi ha aiutato molto”.
Oltre a rappresentare un aspetto della storia britannica intrigante e poco conosciuto, infatti, lo sforzo di Re Giorgio VI per superare la difficoltà di parlare ha un riscontro nella vita personale dello sceneggiatore.
“Da giovane soffrivo di balbuzie e i miei genitori mi esortavano a prendere esempio da Re Giorgio che, dopo aver superato lo stesso problema, era divenuto famoso per i discorsi commoventi pronunciati durante il periodo della seconda guerra mondiale”.
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