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mercoledì 25 febbraio 2015

Alain-Fabien Delon: Playboy DNA


E' attore come il padre-leggenda, e modello come la madre. A 20 anni, ormai è abituato a essere "figlio di". Anche se, ci racconta, i rapporti con "faccia d'angelo" hanno attraversato più di un momento di crisi. 
Difficilmente Alain-Fabien Delon avrebbe potuto seguire più da vicino le orme dei genitori. L’ultimo discendente del divo del cinema francese e dell’ex modella olandese Rosalie van Breemen sta muovendo i primi passi davanti alle cineprese e sulle passerelle di moda. Dopo qualche cameo in progetti minori, un film col regista francese Yann Gonzalez e una stagione di sfilate per Gucci, è ancora presto per dire se, dietro lo sguardo penetrante e i lineamenti fini, si nasconda un vero talento.

martedì 20 maggio 2014

Spiriti Liberi: cinque giovani attori a confronto

La precarietà del lavoro è considerata una delle piaghe del nostro tempo, con i suoi corollari d’instabilità e insicurezza. C’è un mestiere, però, che precario lo è sempre stato, eppure continua ad attirare gente di tutti i tipi. Ogni anno, anche in periodi di crisi come questo, sono centinaia i giovani che decidono d’imboccare la strada della recitazione nella speranza di diventare i nuovi Scamarcio o Favino, a seconda dei gusti. Molti mollano, alcuni resistono e ce la fanno. Fra loro abbiamo scelto cinque attori emergenti che potrebbero essere i nuovi volti del cinema italiano di domani. Sono molto diversi fra loro, ma hanno una cosa in comune: sono sognatori, spiriti liberi che inseguono i propri ideali.
  
EUGENIO FRANCESCHINI
“La cosa peggiore che può succedere in questo mestiere è che ti chiedano d’interpretare un personaggio normale”. Eugenio Franceschini non ha dubbi. Reciterebbe chiunque sul palcoscenico, anche Berlusconi, il politico che l’attore veneto sente più lontano dai suoi ideali. Tutto purché non gli affidino un personaggio ordinario.

lunedì 16 settembre 2013

Adam Driver, un marine sul grande schermo

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Photo by Caitlin Cronenberg
E dire che pensava che la TV fosse solo spazzatura. Poi ha accettato un ruolo nella serie americana Girls e di colpo si è ritrovato catapultato sul tappeto rosso dei Golden Globe e su quello del Lido di Venezia.
La parabola ascendente di Adam Driver deve molto alla televisione, anche se lui inizialmente non ci vuole avere nulla a che fare. Tanto che, quando il suo agente gli propone di interpretare un ruolo nel telefilm scritto da Lena Dunham, giovane promessa della TV a stelle e strisce, l’attore originario dell’Indiana rifiuta. Sta lavorando a teatro e ha già interpretato qualche ruolo minore con registi di primo piano come Steven Spielberg e i fratelli Coen. Non ha tempo da perdere con uno show televisivo.
“Da allora ho completamente cambiato opinione sulla TV”, ammette Driver al telefono da New York, dove è impegnato a girare la terza stagione del telefilm.
Per sua fortuna l’agente insiste, convincendolo a leggere il copione e a girare almeno qualche puntata della serie sui ventenni della Brooklyn hipster.

giovedì 25 ottobre 2012

La tigre mi avvicina a Dio


Come si sopravvive 227 giorni su una scialuppa con una belva feroce? Questione di fede. Parola di Yann Martel, autore del romanzo Vita di Pi. Incredibile storia che un regista da Oscar ho reso un film  

"E’ raro che un prodotto della cultura di massa come un film parli di religione in modo positivo", esordisce Yann Martel. Lo scrittore ha l’aria soddisfatta. Entra nella camera del suo albergo newyorkese, si toglie le scarpe, siede a gambe incrociate ai piedi del letto e tira un sospiro di sollievo. Nel 2002 il suo Vita di Pi fu un bestseller internazionale e vinse il Booker Prize. Da allora Martel ha scritto altri romanzi ma non ha più bissato quel successo. Comprensibile, quindi, che oggi sia contento. È reduce dalla presentazione del film che Ang Lee ha tratto dal suo libro. Una fiaba per adulti, dove si racconta di un ragazzo indiano che si salva da un naufragio sopravvivendo 227 giorni su una zattera in compagnia di una tigre, una zebra, un orango e una iena. Come sarà riuscito il regista di I segreti di Brokeback Mountain e La tigre e il dragone a trasformare in immagini una storia tanto strampalata?

martedì 25 settembre 2012

Susan Bier torna a far sorridere il cinema


E’ diventata famosa firmando film drammatici e introspettivi, alcuni realizzati secondo le regole di Dogma. E ora si presenta a Venezia con Love is all you need, commedia romantica ambientata a Sorrento con Pierce Brosnan e Trine Dyrholm.
Di primo acchito la trasformazione di Susanne Bier non potrebbe apparire più radicale. In realtà la regista danese è solo tornata alle origini. Pur essendo arrivata alla ribalta internazionale con pellicole impegnate come Open Hearts e In un mondo migliore (premio Oscar nel 2011), il suo più grande successo in Danimarca è legato a una commedia sentimentale, Den Eneste Ene, mai giunta nelle sale italiane.
“Amo sviscerare la famiglia e le relazioni intime, ma questo non deve per forza avvenire in modo drammatico”, dice la 52enne Bier.
Love is all you need sostituisce il dramma con l’ironia per scavare fra le emozioni dei protagonisti, il padre di uno sposo e la madre di una sposa che s’innamorano al matrimonio dei figli. E così facendo, sfrutta la struttura della commedia degli equivoci per continuare l’indagine psicologica che da sempre caratterizza il cinema della regista danese. 

Pubblicato su L'Uomo Vogue

mercoledì 16 maggio 2012

Fatemi invecchiare in santa pace


Getty Images
Mica facile con quella faccia da eterno ragazzo. Ethan Hawke torna con un film dopo vari libri. Per ricordarci che è un artista "a tutto tondo", non solo l'ex marito fedifrago di Uma Thurman. E che ora è anche un uomo fedele e un bravo papà. Con un unico vizio: la vanità.
 
Ethan Hawke soffre della sindrome da poster boy. Appena maggiorenne, l’attore americano è diventato l’idolo delle teenager per la sua interpretazione dell’Attimo fuggente. Da allora ha continuato a recitare al cinema con successo (Giovani Carini e disoccupati, Prima dell’alba, Training day), ha fondato una compagnia di attori, diretto pièce teatrali e scritto due libri.

lunedì 9 aprile 2012

A bon viveur in Beverly Hills

Photo by Milton H. Greene
La villa di Summit Drive di Sammy Davis Jr. era un regno di mille metri quadrati dove il celebre cantante e attore si rifugiava dopo le tournée. Sempre animata da un costante viavai di ospiti. Che ruotavano intorno al bar del salotto, dove il padrone di casa amava preparare cocktails per tutti.

Quando comprò la sua prima casa in una delle vie più esclusive di Beverly Hills, Sammy Davis Jr. non chiese aiuto a un architetto per arredarla. La villa di Summit Drive era passata dalle mani di Tony Curtis a quelle di Joan Collins, e aveva bisogno di una rinfrescata. Ma l’intrattenitore, ancora oggi considerato l’artista di colore più famoso d’America, preferì fare di testa sua.

sabato 7 gennaio 2012

Ora voglio la minigonna

Foto di Luca Babini
Pubblicato su Amica:

"Visti i complimenti che mi avete fatto per le caviglie", dice Pierfrancesco Favino, "mi metterei volentieri una minigonna. Ma non vertiginosa". Nel frattempo sogna di "menare uno stupratore" e diventare il primo presidente donna della Repubblica Italiana.

C’è chi a certi giochi non si presta. E chi invece si diverte. Quando chiediamo a Pierfracesco Favino di indossare dei tacchi a spillo, lui non ci pensa due volte. Anzi rilancia proponendo di farsi fotografare mentre beve champagne dalla scarpa o solleva pesi con indosso un reggiseno di pizzo. E se questo non bastasse a rendere la situazione surreale, si mette pure a imitare la voce di Mastroianni e Pacino girando a torso nudo sul set improvvisato nella suite di un albergo di New York.

giovedì 29 dicembre 2011

Se Luca Argentero entra in cucina


L’ultimo film gli ha fatto prendere almeno un paio di chili ma ne è valsa la pena. Luca Argentero non ha certo problemi di linea e si è lasciato tentare volentieri sul set di Lezioni di Cioccolato 2.
“I maestri della Scuola Perugina maneggiano il cioccolato come fossero artisti con pennello e colori”, dice l’attore trentatreenne, protagonista dell'ultimo episodio della commedia ambientata nel capoluogo umbro. “Nonostante i sensi di colpa, è stato impossibile resistere ai Baci appena sfornati”.

giovedì 13 ottobre 2011

Gary Oldman, la riscossa dell'eterno cattivo


Ha trovato la fama con una lunga serie di personaggi negativi, ma è l'eroe mansueto di un thriller il ruolo decisivo della sua carriera.

Pubblicato su L'Uomo Vogue:
Non sempre le stelle del cinema riescono a pilotare la propria carriera come vorrebbero. Gary Oldman è uno dei migliori attori che la scuola britannica abbia prodotto negli ultimi trent’anni. Ma quando si tratta di scegliere un nuovo ruolo da interpretare, spesso è costretto a subire le decisioni altrui, più che dettarle.

lunedì 10 ottobre 2011

Luca Marinelli, stella nascente del cinema italiano

Pubblicato su L'Officiel Hommes:

Per aggiudicarsi il suo primo ruolo cinematografico, Luca Marinelli ha accettato di ingrassare sedici chili. Per il secondo, ha dovuto depilarsi tutto il corpo e imparare a camminare su tacchi alti più di venti centimetri.
“Se credo nella parte, non c’è niente che non sia disposto a fare”, dice il protagonista ventiseienne de La solitudine dei numeri primi, il film di Saverio Costanzo presentato all’edizione dello scorso anno della Mostra del Cinema di Venezia.

martedì 30 agosto 2011

"Ora sì che sono la regina del gossip"

Finora Blake Lively era stata oggetto di pettegolezzi soltanto nella serie tv che l’ha resa famosa, ma da quando esce con Leonardo DiCaprio è finita nel mirino...

Pubblicato su Io Donna:
La regina della serie Gossip Girl è diventata oggetto di gossip anche nel mondo reale. Sul set Blake Lively è la protagonista principale dei pettegolezzi narrati nel telefilm cult fra i teenagers americani.

domenica 27 febbraio 2011

Beaufoy, quando l'action movie diventa immobile


Pubblicato su Uomo Vogue: 
Quando lo sceneggiatore inglese Simon Beaufoy ha capito che trasformare in un film la storia di Aron Ralston era l’equivalente cinematografico di una missione impossibile, ha cominciato davvero ad interessarsi al progetto.

venerdì 25 febbraio 2011

David Seidler, il re della sceneggiatura


Pubblicato su Uomo Vogue:
Quando Elizabeth Bowes-Lyon ordinò a David Seidler di attendere la sua morte prima di raccontare in un film la storia di come suo marito, re Giorgio VI, fosse riuscito a superare l’acuta forma di balbuzie di cui soffriva prima di ereditare la corona, lo sceneggiatore obbedì.

giovedì 27 gennaio 2011

Kenner, documentarista che insegna a mangiare


Pubblicato su Uomo Vogue: 
“Mi è spiaciuto costatare che anche in un paese di buongustai come l’Italia, ormai capita di magiare verdura insapore”, dice Robert Kenner, regista di Food Inc., pluripremiato documentario sull’industria alimentare americana.