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giovedì 14 settembre 2017

Shirin Neshat racconta la Stella d'Oriente


L'artista di origine iraniana, ha diretto Looking for Oum Kulthum, presentato al Festival di Venezia
Questa volta il suo amato Iran non centra. Per il nuovo progetto, la 60enne Shirin Neshat ha distolto lo sguardo dalla patria da cui è esiliata, allargandolo a un simbolo del mondo arabo. Sempre per parlare della condizione femminile in rapporto agli autoritarismi politici, sociali e religiosi, ma questa volta scegliendo di farlo attraverso un'icona femminile nata in Egitto e considerata un mito da Bagdad a Marrakech: Oum Kulthum, voce leggendaria che ha cantato rivoluzioni postcoloniali e rappresentato un’eccezione di libertà nella società patriarcale musulmana del dopoguerra.

lunedì 23 settembre 2013

Errol Morris, il documentarista che racconta gli architetti delle guerre americane

Nel tentativo di giustificare l’invasione americana dell’Iraq, l’ex Segretario della Difesa Donald Rumsfeld pronunciò una frase divenuta famosa per la sua assurdità.
“Ci sono cose che sappiamo di sapere”, disse in una conferenza stampa nel 2002. “Cose che sappiamo di non sapere; e cose che non sappiamo di non sapere”.
Il ragionamento lapalissiano è valso al capo del Pentagono il premio Foot in the Mouth, assegnato ogni anno alla frase più insensata pronunciata dai politici. Ma è servito anche come spunto al regista Errol Morris per intitolare un documentario sull’ex Segretario alla Difesa che sarà presentato a questa edizione del festival di Venezia, Unknown Knowns.

lunedì 16 settembre 2013

Adam Driver, un marine sul grande schermo

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Photo by Caitlin Cronenberg
E dire che pensava che la TV fosse solo spazzatura. Poi ha accettato un ruolo nella serie americana Girls e di colpo si è ritrovato catapultato sul tappeto rosso dei Golden Globe e su quello del Lido di Venezia.
La parabola ascendente di Adam Driver deve molto alla televisione, anche se lui inizialmente non ci vuole avere nulla a che fare. Tanto che, quando il suo agente gli propone di interpretare un ruolo nel telefilm scritto da Lena Dunham, giovane promessa della TV a stelle e strisce, l’attore originario dell’Indiana rifiuta. Sta lavorando a teatro e ha già interpretato qualche ruolo minore con registi di primo piano come Steven Spielberg e i fratelli Coen. Non ha tempo da perdere con uno show televisivo.
“Da allora ho completamente cambiato opinione sulla TV”, ammette Driver al telefono da New York, dove è impegnato a girare la terza stagione del telefilm.
Per sua fortuna l’agente insiste, convincendolo a leggere il copione e a girare almeno qualche puntata della serie sui ventenni della Brooklyn hipster.