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giovedì 14 settembre 2017

Shirin Neshat racconta la Stella d'Oriente


L'artista di origine iraniana, ha diretto Looking for Oum Kulthum, presentato al Festival di Venezia
Questa volta il suo amato Iran non centra. Per il nuovo progetto, la 60enne Shirin Neshat ha distolto lo sguardo dalla patria da cui è esiliata, allargandolo a un simbolo del mondo arabo. Sempre per parlare della condizione femminile in rapporto agli autoritarismi politici, sociali e religiosi, ma questa volta scegliendo di farlo attraverso un'icona femminile nata in Egitto e considerata un mito da Bagdad a Marrakech: Oum Kulthum, voce leggendaria che ha cantato rivoluzioni postcoloniali e rappresentato un’eccezione di libertà nella società patriarcale musulmana del dopoguerra.

giovedì 1 giugno 2017

U2 and Anton Corbijn



The last day of the shooting for the launch of “The Joshua Tree” had not gotten off to an ideal start. «We had taken some photos in a couple of ghost towns near Yosemite Park and Death Valley with U2. Then we stopped at an abandoned shack on the road to Palm Springs and Bono flew into a rage: for him it was a big waste of time», recalls the Dutch photographer and filmmaker Anton Corbijn, who had organized the trip. «I replied that capturing the details is as important as taking great scenic views». Fortunately Corbijn, called by some the “fifth member of the band” (and also famous for having created the image of Depeche Mode and directed numerous music videos, as well as the films Control and The American), had already earned the trust of the Irish musicians by shooting the photos for their three previous albums.

venerdì 12 dicembre 2014

Swagger e sensualità, Nicki Minaj spiega le chiavi del suo successo

La cantante di origini caraibiche ha saputo sfruttare gli atout tradizionalmente usati dai colleghi maschi come Jay Z e Dr Dre

Nicki Minaj ha un obiettivo preciso in testa e una tabella di marcia serrata per raggiungerlo: la rapper newyorkese vuole guadagnare 500 milioni di dollari e lasciare un’impronta indelebile nel mondo della musica. Tutto entro quattro anni. Per poi ritirarsi a fare la mamma a tempo pieno.
“Mi sono data un limite temporale per prendermi le mie soddisfazioni professionali”, dice la cantante 32enne al telefono dalla sua casa di Los Angeles. “Non voglio lavorare tutta la vita senza mai provare le gioie di una famiglia”.
La cantante originaria di Trinidad e Tobago, autrice di hit come Anaconda, Super Bass e Starships, non ha mai fatto segreto delle sue ambizioni. E non è affatto lontana dal realizzarle. Ha avuto un’ascesa fulminea, anche secondo gli standard warholiani del termine, grazie a una miscela di talento musicale, sensualità e arroganza, che l’hanno trasformata in pochi anni nella donna più influente della storia dell’hip hop.

mercoledì 3 dicembre 2014

Soko, l'artista francese esprime le sue insicurezze attraverso la musica

Photo by Eric Guillemain
Ci è voluto un vero attacco di panico perché la musicista francese Stéphanie Sokolinski, in arte Soko, smettesse di vivere come una nomade, rimbalzando da un divano all’altro fra le case dei suoi amici di Los Angeles. La promettente cantante-attrice, autrice di hit come We might be dead by tomorrow e nuovo volto del cinema francese, aveva appena finito di scattare le foto per questo servizio e si trovava su un taxi che avrebbe dovuto riportarla a casa. “Dove andiamo?”, le aveva chiesto l’autista. Ma la semplice domanda ha scatenato una reazione incontrollata, lasciandola in lacrime e incapace di rispondere.
“Il tassista è stato gentilissimo, ascoltando il mio sfogo sul non avere casa e aspettando pazientemente che qualche amico rispondesse al telefono per offrirmi un letto”, ricorda l’artista 28enne dal suo nuovo appartamento di Beachwood Canyon, quartiere di Los Angeles fra le colline di Hollywood. “Ma è stato un segnale che la situazione doveva cambiare in fretta. Sette anni senza un tetto mi hanno messo a dura prova”.

martedì 25 marzo 2014

Erykah Badu, la Medusa della musica neo-soul

Photo by Francesco Carrozzini
“C’è chi dice che non bisogna guardarmi negli occhi, altrimenti si finisce ipnotizzati”. A lanciare l’avvertimento non è Medusa ma Erykah Badu, regina americana della musica neo-soul e vincitrice di numerosi dischi d’oro e Grammy Awards. Per mia fortuna l’avvertimento corre su un filo telefonico che ci collega mantenendo una distanza di sicurezza. Ma basta la sua voce vellutata per ammaliarmi al punto da far sembrare quasi normali le provocazioni che lancia attraverso la cornetta.
“Vorrei che quest’intervista la scrivessi stando nudo e accendendo dell’incenso”, esordisce la cantautrice 42enne prima di cominciare la conversazione. Inutile spiegarle che i miei colleghi non gradirebbero affatto e probabilmente finirei ricoverato prima ancora di aver concluso il pezzo. E’ sufficiente prometterle che cercherò di divertirmi scrivendo l’articolo, perché Badu si trasformi in un fiume in piena, parlando per più di un’ora di musica, moda, famiglia e vibrazioni cosmiche.

mercoledì 5 marzo 2014

Ji, pianista a cavallo fra Oriente e Occidente


Photo by Guillemain
Con il suo stile fatto di vestiti firmati, tatuaggi e collane appariscenti, il musicista sudcoreano Ji potrebbe passare facilmente per il leader di una boy-band di k-pop. Anche la confidenza con cui dialoga con i suoi fan via Twitter, con frasi a effetto tipo “senza di voi sarei un musicista qualsiasi, mi aiutate a parlare col cuore”, sembrano indicare la stoffa del teen-idol. Ma quando si siede al pianoforte a coda e le sue mani cominciano a danzare sui tasti diventa subito chiaro che Ji è un musicista di ben altra categoria.
“Sono un pianista classico ma ho una personalità funky e mi è sempre piaciuto esibirmi in pubblico”, riconosce parlando al telefono dal suo appartamento di New York.

martedì 12 novembre 2013

MS MR: A visual-digital approach

Photo by Jorgen Ringstrand
Nel mondo della musica, essere principianti è quasi sempre uno svantaggio. Poca esperienza significa poche connessioni e poca dimestichezza col pubblico. Proprio l’inesperienza, però, è stata una delle chiavi che ha unito il duo di musicisti di Brooklyn MS MR (pronunciato Miss Mister), visto che all’inizio entrambi si consideravano troppo acerbi per lavorare con artisti navigati. Prima che un’ascesa fulminea attraverso la rete li trasformasse in una delle pop band più calde del panorama newyorkese, Lizzy Plapinger e Max Hershenow non osavano neanche sognare di poter vivere suonando. Pur avendo studiato entrambi alla stessa scuola d’arte, avevano carriere diverse in mente. Plapinger gestiva una piccola casa discografica chiamata Neon Gold Records, mentre Hershenow studiava coreografia per danza contemporanea. La musica restava la loro passione, ma nessuno dei due aveva mai veramente considerato di lavorarci a tempo pieno. Fino a quando non si sono incontrati.

lunedì 1 aprile 2013

Nel nome del padre, a colpi di sax


Ravi Coltrane ama il sax perchè è lo strumento più adatto a improvvisare. E con il primo album inciso per Blue Note conferma di essere molto più che il "il figlio di Trane".

Vedendolo salire sul palco del Birdland e imbracciare il sax nello stesso tempio del jazz newyorkese dove suo padre incise un album live che lo consacrò fra i grandi musicisti del mondo, è impossibile non porsi la domanda: cosa ha spinto Ravi Coltrane, figlio del dio del sax John, a misurarsi con lo stesso strumento con cui il padre registrò pietre miliari del jazz come Blue Train e A Love Supreme? Il modo migliore per risolvere la curiosità è ascoltare l’ultimo disco di Ravi, Spirit Fiction, riconoscendone la complessità strutturale e la maturità artistica. E fare attenzione all’etichetta che l’ha prodotto: Blue Note, leggendaria casa discografica che negli ambienti musicali equivale a un certificato di qualità e riconoscimento.

lunedì 4 marzo 2013

Devendra Banhart, cantastorie surreale


“Sono in un momento di transizione: dall’essere un esocannibale che si ciba dei suoi nemici, mi sto trasformando in endocannibale che mangia gli amici”.
Devendra Banhart è famoso per le atmosfere surreali delle sue musiche, spesso composte da testi stravaganti scanditi da ritmi meticci. Una canzone del nuovo album Mala, ad esempio, racconta di una suora del tredicesimo secolo che abbandona il convento di clausura per diventare una VJ di MTV e diffondere il suo messaggio mistico in televisione. Un’altra è uno sfottò antiromantico in cui un uomo risponde alle dichiarazioni d’amore della sua donna ricordandole con sarcasmo quanto la tratta male.
Non sorprende quindi che una conversazione con il cantante venezuelo-americano sia ricca di paradossi.

mercoledì 10 ottobre 2012

Ribelle come i miei ricci

Photo by Marco Glaviano
Che somigliano a dreadlocks, "ma guai a chiamarli così", dice Cassandra Wilson. E sono indipendenti proprio come quello spirito ribelle che le ha permesso di diventare una grande cantante jazz.

Per fortuna c’è chi riesce a imparare a suonare uno strumento anche sui libri. Altrimenti un talento come Cassandra Wilson avrebbe rischiato di abbandonare la musica molto presto. Privando il mondo intero di una delle voci più appassionanti del jazz contemporaneo. Wilson, 56enne originaria di Jackson, Mississippi, inizia a prendere lezioni di piano e clarinetto quando ha appena sei anni. Molto presto, però, i metodi tradizionali dei suoi insegnanti cominciano a starle stretti.
E’ allora che il padre, musicista e fine conoscitore dello spirito ribelle e testardo della figlia, le mette in mano un libro per chitarristi autodidatti, spronandola ad esplorare la musica in modo più libero e intuitivo.

venerdì 24 febbraio 2012

Jazz-Reggae in salsa etiope


“Mi piace creare i costumi per i miei concerti inspirandomi alla tradizione etiope”. Oltre che da una passione per la moda, l’abitudine della cantante africana Gigi di realizzare i suoi capi di scena nasce da una semplice necessità. “Sono alta rispetto alla media etiope e fatico a trovare vestiti della mia taglia”.
La musicista, 37 anni per 1,76 cm, è autrice di una serie di album di successo che mescolano ritmi tradizionali etiopi con jazz e raggae. Vive negli Stati Uniti da più di quindici anni e nella vita di tutti giorni ha adottato lo stile americano casual, fatto di jeans e magliette. Ma sul palcoscenico tiene a rendere omaggio alla sua terra natale.

martedì 6 dicembre 2011

Iggy Pop: Il rocker che sfida il tempo

Photo by Mark Seliger
Pubblicato su L'Uomo Vogue:
Due album in uscita (con gli Stooges e da solista) e una sana antipatia per quelli che lo credono "ammansito". A loro ribatte mettendosi a nudo. Letteralmente

Teoricamente James Osterberg avrebbe dovuto già essere morto più volte: per le ferite che si è procurato sul palco percuotendosi con qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Per i tuffi di testa fatti sul pubblico che a volte si è spostato abbandonandolo al suo destino. E per le enormi quantità di droga che ha consumato negli anni più turbolenti della sua lunga carriera da rockstar.

venerdì 21 ottobre 2011

The real Big Pink story


Photo by Elliott Landy
Un'anonima casa nei boschi di Woodstock è il rifugio di The Band, un gruppo di musicisti che qui compongono il loro album capolavoro d'esordio

Pubblicato su Casa Vogue:
Tutto cominciò con un incidente in moto e una casa in un bosco. L’incidente fu quello in cui Bob Dylan si ruppe le vertebre del collo nel 1966. La casa quella soprannominata Big Pink, dove si scrisse una pagina importante della storia del rock. La costruzione è anonima, tranne che per il colore rosa confetto di cui era dipinta

lunedì 17 ottobre 2011

Simone Dinnerstein, pianista fai da te

La quasi favola a lietissimo fine di Simone Dinnerstein. Che fa tutto da sé. Partendo da Brooklyn per finire in vetta alle chart.

Pubblicato su Vogue:
La storia della carriera della musicista newyorkese Simone Dinnerstein sembra una favola urbana dal finale troppo bello per essere vera. Prima di trasformarsi nella nuova stella del pianoforte classico che suonerà quest’autunno in Italia con l’Orchestra Sinfonica Verdi, ha avuto un lungo passato da Cenerentola

giovedì 21 luglio 2011

Beyoncé, Today's Diva


Pubblicato su L'Uomo Vogue:
Intervistare una diva non è mai facile. Quando poi la star in questione è fra le donne che hanno venduto più dischi al mondo ed è considerata l’icona pop più calda del momento, la faccenda diventa ancora più complicata. Ma può riservare anche i suoi lati curiosi.
La strada che ci porta ad intervistare Beyoncé, comincia con un enorme SUV nero con i vetri oscurati che si ferma davanti a uno studio fotografico di New York dove, più tardi, abbiamo appuntamento con la cantante.

sabato 13 novembre 2010

"Il soul è il mio Nirvana" intervista ad Alicia Keys


Pubblicato su Vogue:
C’è chi dice rock, e chi dice soul. E’ una questione culturale e forse anche generazionale. Qualche anno fa il nostro Celentano esprimeva il suo apprezzamento definendo “rock” i suoi idoli. Oggi la super diva americana Alicia Keys, che a soli 29 anni ha venduto più dischi del Molleggiato in tutta la sua carriera, fa altrettanto chiamando “soul” i suoi modelli di riferimento. Indipendentemente dalla musica che suonano.

martedì 2 novembre 2010

Harlem, dove il Jazz è di casa


Pubblicato su Casa Vogue:
Tutte le domeniche alle quattro del pomeriggio Marjorie Eliot apre le porte del suo salotto a un gruppo di sconosciuti. L’ambiente è spartano, senza mobili, con un pianoforte in un angolo, qualche ritratto di jazzisti famosi alle pareti e decine di sedie pieghevoli sparse. Per guadagnare spazio, le seggiole sono sistemate anche nella cucina e nel corridoio di questo modesto appartamento.

venerdì 16 luglio 2010

Scissor Sisters: avanti si balla!


Pubblicato su Vogue:
“Vogliamo essere la colonna sonora del divertimento”. Con un suono che mescola pop e dance e uno stile ispirato al mondo delle drag queen e degli spettacoli burlesque, le Scissor Sisters sembrano essere sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo.