martedì 12 novembre 2013

MS MR: A visual-digital approach

Photo by Jorgen Ringstrand
Nel mondo della musica, essere principianti è quasi sempre uno svantaggio. Poca esperienza significa poche connessioni e poca dimestichezza col pubblico. Proprio l’inesperienza, però, è stata una delle chiavi che ha unito il duo di musicisti di Brooklyn MS MR (pronunciato Miss Mister), visto che all’inizio entrambi si consideravano troppo acerbi per lavorare con artisti navigati. Prima che un’ascesa fulminea attraverso la rete li trasformasse in una delle pop band più calde del panorama newyorkese, Lizzy Plapinger e Max Hershenow non osavano neanche sognare di poter vivere suonando. Pur avendo studiato entrambi alla stessa scuola d’arte, avevano carriere diverse in mente. Plapinger gestiva una piccola casa discografica chiamata Neon Gold Records, mentre Hershenow studiava coreografia per danza contemporanea. La musica restava la loro passione, ma nessuno dei due aveva mai veramente considerato di lavorarci a tempo pieno. Fino a quando non si sono incontrati.

“Max mi ha scritto per chiedermi se, fra gli artisti della mia etichetta, ci fosse qualcuno interessato a dare una voce alla sua musica ed io gli ho mandato un brano inciso da me”, racconta Plapinger al telefono dal Canada, dove i MS MR sono in tour.
Dopo avere ricevuto una risposta positiva dal futuro MR della band, però, Plapinger sparisce forse un po’ per paura di trasformare il sogno in realtà. Ma quando finalmente s’incontrano a distanza di mesi, i due musicisti cliccano subito anche grazie alla consapevolezza di essere entrambi alle prime armi.
“Non avevo mai cantato di fronte a nessuno e mi vergognavo tantissimo – ammette l’artista 25enne di origini inglesi – ma con Max mi sono subito sentita a mio agio”.
All’inizio i due tengono segreto il loro progetto. S’incontrano sempre in casa, con un laptop e un microfono che fanno da studio di registrazione. Lavorano più per passione che con l’obiettivo di fondare una band, fino a quando non si trovano in mano un buon repertorio di canzoni e cominciano a distribuirle attraverso internet senza rivelare la vera identità degli autori.
“Questo ci ha permesso di concentrarci più sulla musica rispetto all’immagine di chi la produce”, dice Hershenow prendendo il posto di Plapinger al telefono. I due musicisti si alternano alla cornetta per tutta l’intervista e sono molto scrupolosi nel dividersi le risposte.
Sfruttando la piattaforma di Tumblr (social media molto orientato sulle immagini) e senza mai suonare dal vivo, MS MR sviluppano un nutrito gruppo di followers fra gli internauti, diventando un fenomeno della rete come solo nel 21esimo secolo può accadere. Il duo stuzzica il pubblico accompagnando il loro sound elettronico un po’ anni Novanta, fatto da una voce stilizzata ed effetti retro al sintetizzatore, con un collage d’immagini e video, macabri ma allegri allo stesso tempo.
“Dissotterra le sue ossa ma lascia stare la sua anima”, dice il ritornello di Bones, una delle top hit del gruppo. Mentre il video di Hurricane, la loro canzone più famosa, è popolato di casalinghe dalla pelle marziana, ragazzi che fumano dal collo e bionde che trasudano vernice rosa dalla faccia.
“La musica rimane l’elemento principale, ma l’idea di usare la nostra sensibilità artistica per creare un’estetica particolare legata alla band ci ha sempre attirato”, sottolinea Hershenow, ventiseienne dell’Idaho trapiantato a Brooklyn.
Grazie al successo riscosso su internet, il duo finisce col farsi notare da gente come Jay-Z, che pubblica una loro canzone sul suo sito, e dai produttori del telefilm Trono di Spade, che usano Bones come colonna sonora del trailer della terza stagione della serie.
Da qualche mese hanno anche cominciato a esibirsi dal vivo, abbandonando definitivamente l’idea di nascondersi dietro al marchio MS MR.
“E’ stato un processo graduale”, dice Plapinger. “All’inizio non pensavamo neanche di fare concerti. Poi ci siamo resi conto dell’importanza del contatto con il pubblico. Ed è saltata fuori la nostra anima di performers.”
Ma la consacrazione finale è arrivata quando la primavera scorsa Tom Ford ha scelto di usare il brano Hurricane per le sue sfilate.
“E’ allora che abbiamo cominciato davvero a credere che MS MR poteva essere un progetto a lungo termine”.

Pubblicato su L'Uomo Vogue

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