lunedì 25 novembre 2013

Patee Sarasin: Fly guy in command

Basta uno sguardo al grande becco giallo dipinto sugli aerei della Nok Air per intuire che dietro la prima compagnia low cost thailandese c’è un uomo particolare. Il fiume di tweet generato a ciclo continuo dal suo numero uno, Patee Sarasin, e le canzoni pop che sforna di frequente, non fanno altro che confermare che questo manager 51enne ha davvero una personalità fuori dal comune. Sarasin appartiene a una famiglia dell’elite thailandese che annovera primi ministri e consiglieri del re nel suo albero genealogico. Educato in Inghilterra e negli Stati Uniti, guida Nok Air dal 2004. Prima di diventare amministratore delegato della compagnia no-frills, ha lavorato per agenzie di comunicazione e pubblicità, importando uno stile informale al business del trasporto aereo, con biglietti venduti ai bancomat e hostess votate dal pubblico attraverso show TV stile X Factor.

Molte aziende di successo tendono ad avere storie leggendarie sulla loro creazione: si racconta che Steve Jobs abbia inventato il primo PC nel garage di casa dei genitori e che Jack Dorsey abbia ideato Tweeter in un parco giochi di San Francisco. A volte è difficile stabilire quanto questi racconti siano reali o frutto di una strategia di comunicazione. Di fatto, anche Sarasin ha una storia che spiega com’è passato dal gestire un’agenzia di comunicazione a un’aviolinea con una flotta di una ventina di aerei.
“Mi fui chiesto di elaborare una strategia di marketing per il lancio della compagnia”, dice Sarasin al telefono da Bangkok. “E quando presentai le mie proposte agli investitori, si entusiasmarono a tal punto da chiedermi di guidare la compagnia di persona”.
Per rafforzare l’idea che Nok Air è una compagnia giovane e alternativa, Sarasin ha utilizzato anche mosse controverse, ad esempio specificando nei bandi di assunzione che cercava solo hostess sotto i 25 anni, ben proporzionate e senza apparecchi ortodontici. E non ha esitato a divenire il volto pubblico della compagnia, adottando un atteggiamento anticonformista e scanzonato. Ogni anno Sarasin si esibisce in concerti sponsorizzati da Nok Air con la sua band, PP Project, suonando canzoni pop che ricordano una versione asiatica di Gigi d’Alessio. E quotidianamente manda decine di tweet ai suoi 100.000 followers, mettendo a nudo i dettagli più privati della sua vita.
“La trasparenza permette alla gente di vedermi come un uomo qualunque, anziché come un super-manager che vive fuori dalla realtà. E questo atteggiamento aiuta il mio business”.

Pubblicato su L'Uomo Vogue

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