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Foto Valentina Angeloni |
Un gruppo d’architetti italiani ha creato il sito TheFairGoer per visitare virtualmente le fiere d’arte contemporanea
Il mercato dell’arte cresce a velocità impressionante
anche in tempi di crisi, con decine di fiere che ogni anno aprono i battenti in
giro per il mondo. Seguirle tutte di persona è diventato quasi impossibile, a
meno di non sfruttare la tecnologia virtuale. Per questo un gruppo d’architetti
italiani trapiantati a New York ha creato un sito per visitare le fiere d’arte contemporanea
attraverso lo schermo di un computer. La piattaforma, chiamata theFairgoer,
mostra le opere online e permette di contattare le gallerie. Consente di
raccogliere informazioni sugli artisti, i loro lavori e i prezzi a cui vengono
venduti, come se si stesse passeggiando fra i padiglioni dell’esposizione.
“Quest’anno in un solo mese qui a New York si sono tenute
contemporaneamente una dozzina di fiere d’arte”, dice Chiara Faliva, che ha
creato theFairgoer insieme ad altri due soci nell’ottobre 2011. “A meno di non
avere tempo illimitato e il dono dell’ubiquità, è difficile stare dietro a
tutte”.
Quest’abbondanza sta contribuendo a cambiare la natura
dell’arte contemporanea e del business che ci gira intorno. Oggi le fiere non
sono più solo bazar di lusso dove denaro e opere d’arte cambiano di mano. Sono
diventate piattaforme prestigiose per presentare nuovi lavori, lanciare
tendenze e costruire reputazioni, al pari di alcune Biennali. Tanto che la
sopravvivenza di molte gallerie dipende dalla costante partecipazione alle
fiere in giro per il mondo. Il proliferare di appuntamenti internazionali,
però, rischia di risultare fin troppo impegnativo per chi segue l’arte per
passione, ma anche per chi lo fa di professione. E qui entra in gioco un
servizio come quello di theFairgoer, che permette di visitare da casa fiere
sparse fra Parigi, Osaka e Madrid. E di scoprire, stando comodamente seduti sul
proprio divano, gli artisti presentati da una galleria e le opere esposte.
Certo rimane il dubbio che alcuni lavori, soprattutto
quelli tridimensionali, possano essere apprezzati al meglio sullo schermo di un
computer. Pur riconoscendo i limiti di internet, però, i fondatori del sito
sottolineano come theFairgoer sia un buon punto di partenza per esplorare una
fiera in caccia di opere, o per pura curiosità.
“E’ uno strumento per tenersi aggiornati sul mercato
dell’arte e scovare le opere che interessano”, dice Lorenzo Wirz Castellani,
altro membro fondatore di theFairgoer. “Se poi un utente è interessato a
comprare un lavoro, puoi chiedere informazioni alla galleria e andarlo a vedere
dal vivo”.
Pubblicato su Vogue.it
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