mercoledì 6 agosto 2014

La Casa sulla Roccia, Wisconsin, USA

Photo by Alexo Wandael
Una casa leggendaria, tra le rocce e il cielo, sospesa sulla Wyoming Valley. Gli esterni ricordano i progetti giapponesi di Wright. Dentro è un inno all’eccentricità



The House on the Rock nasce nella leggenda. Come si addice a un progetto così eccentrico, l’origine di questa villa in stile giapponese, costruita negli anni Cinquanta su una roccia affacciata sulle valli del Wisconsin, non è chiara. C’è chi dice sia il prodotto di un’aspra critica pronunciata da uno dei padri dell’architettura moderna, Frank Lloyd Wright. E chi invece sostiene sia un inno alla creatività del suo autore, un costruttore locale chiamato Alex Jordan Jr. Quel che è certo è che la Casa sulla Roccia rappresenta una stranezza architettonica unica nel suo genere. Al punto che, nata come residenza privata, da anni è diventata la principale attrazione turistica della zona. 
Dall’esterno la struttura ricorda le linee essenziali dei progetti disegnati in Giappone da Wright negli anni Venti. Ma al suo interno la personalità visionaria di Jordan prende il sopravvento e, pur incorporando nel design elementi naturali alla maniera di Wright, lo stile diventa più caotico.
La distribuzione degli spazi è dettata in parte dalla conformazione della roccia e in parte dalle esigenze espositive della gigantesca collezione ospitata nelle stanze, che contribuisce a rendere il posto simile a una Wunderkammer del Cinquecento. Jordan era un avido collezionista, con un gusto un po’ kitsch e una passione per l’artigianato bizzarro. Più che all’autenticità dei pezzi, era interessato alla straordinarietà delle forme, e volle stipare la casa di oggetti: armi, bronzi, bambole, lampade, strumenti musicali, tutto disposto allo scopo di stupire, proprio come accadeva nelle Wunderkammer rinascimentali.
Photo by Alexo Wandael
“All’inizio Jordan cercò di mantenere l’essenzialità del progetto”, spiega Tom Kupsh, autore di un libro di prossima pubblicazione intitolato, Never Enough: The creative life of Alex Jordan Jr. “Poi il suo eclettismo prese il sopravvento”.
Da un lato pare un peccato che il design minimalista originario della casa, compresa una stanza sospesa sulla Wyoming Valley, sia stato compromesso dalle manie di collezionismo del suo autore. Dall’altro, però, fu proprio questa passione a permettere a Jordan di divenire l’architetto dei suoi sogni. Poco dopo aver completato la casa nel 1960, il proprietario cominciò ad ammettere visitatori paganti, attirati dalle voci sugli oggetti bizzarri ammassati al suo interno. Da allora, quella fu l’unica forma d’introito che permise a Jordan di mantenere la casa ed espandere la sua collezione, aggiungendo nuovi padiglioni e arrivando a ospitare una giostra con 269 animali e 2000 luci.
La Casa sulla Roccia si trova a pochi chilometri da Taliesin, località dove Wright costruì la sua casa-studio. La vicinanza con il quartier generale del famoso architetto e l'influenza che alcune sue idee ebbero sul progetto originario della Casa sulla Roccia hanno ispirato la leggenda che questa sia stata costruita come risposta a un commento fatto da Wright sull'incapacità del padre di Jordan di costruire. La biografia ufficiale del creatore della House on the Rock, uscita due anni dopo la
Photo by Alexo Wandael
sua scomparsa nel 1989, racconta di un incontro fra i due in cui Jordan Sr. avrebbe chiesto a Wright un parere su un suo progetto. L’architetto, famoso per la sua ruvidità, avrebbe risposto che il talento di Jordan Sr. non bastava neanche “a costruire un pollaio”. Per vendicare l’affronto fatto al padre, Jordan Jr. decise allora di progettare la Casa sulla Roccia.
In realtà, le ricerche fatte da Kupsh mettono in dubbio la veridicità della storia. I tempi non coincidono e pare che la fonte principale del racconto, un amico di Jordan ormai defunto, fosse famoso per imbellire la realtà.
Ormai i protagonisti della storia sono tutti scomparsi ed è difficile stabilire con certezza chi abbia ragione. Ma forse è meglio così. Resta la casa abbarbicata alla roccia, con la sua collezione eccentrica e una storia leggendaria alle spalle: ricetta perfetta per una favola degna del suo autore.

Pubblicato su Casa Vogue

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