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Photo by Steve Pyke |
Alla vigilia delle sue mostre, va spesso
storto qualcosa. A pochi giorni dall’inaugurazione della prima personale a
Roma, Rachel Feinstein si aggira nel suo atelier di New York avvolta in una
grande coperta bianca. L’uragano Sandy è appena passato, lasciando la scultrice
senza luce né riscaldamento e forzandola a lavorare al freddo sotto la pallida
luce del sole autunnale. Feinstein, che insieme al pittore John Currin forma
una delle coppie più potenti dell’arte contemporanea americana, ha un’aria
elegante anche imbacuccata in una trapunta. Non si fatica a capire perché,
oltre ad essere una scultrice affermata, sia considerata anche una musa da
firme della moda come Marc Jacobs e Tom Ford, con cui ha collaborato sia come
modella che come creativa.