Granito ed elitismo contro vetro e
integrazione. Le differenze fra gli stili architettonici della vecchia sede del
Whitney Museum e quella nuova che sta sorgendo nel Meatpacking District non
potrebbero essere più evidenti. Con poche finestre e pareti di pietra,
l’edificio modernista disegnato da Marcel Breuer negli anni Sessanta sembra
fatto apposta per mantenere una certa distanza fra il pubblico e l’arte
custodita al suo interno. Al contrario, la nuova sede del museo firmata da
Renzo Piano, che aprirà nel 2015, è pensata per essere trasparente e
accessibile.
“E’ lo stesso tema affrontato più di
quarant’anni fa con il progetto del Pompidou di Parigi”, dice Piano durante una
visita al cantiere della nuova sede. “Aprire a tutti la cultura con la C
minuscola”.
Il Whitney Museum è specializzato in arte
americana moderna e contemporanea e possiede una delle più grandi collezioni
del paese. Ma gli spazi ridotti dell’edificio di Breuer nell’Upper East Side
costringono il museo a tenere la maggior parte delle opere in depositi.