giovedì 18 aprile 2013

Venduto per 39 milioni di dollari il diamante di Maria Angiollillo




L'asta si è svolta ieri a New York nella sede di Christie's nonostante la richiesta degli eredi di bloccare la vendita. Ignota l'identità del compratore. Sulla vicenda sta indagando la procura di Campobasso

La Pantera Rosa è passata di mano. Nella sede newyorkese di Christie’s ieri è stato battuto all’asta per 39,3 milioni di dollari (circa 30 milioni di euro) il diamante rosa rarissimo, appartenuto al senatore Renato Angiolillo e sparito misteriosamente alla morte della sua consorte, Maria Girani. La saga di questa pietra, chiamata in realtà Princie Diamond, ricorda quella del diamante rubato che dà il titolo al film La pantera rosa, con Peter Seller nei panni dell’ispettore Clouseau. La pietra preziosa si è volatilizzata nel 2009 e gli eredi di Angiolillo l’hanno cercata per anni, fino a quando l’inchiesta di Io Donna l’ha localizzata a New York. Pur avendone confermato l’identità, però, Christie's ha ignorato la diffida a venderla, inoltrata dagli eredi e ieri ha messo il diamante all’incanto nella sua sede del Rockefeller Center. La vendita è cominciata al mattino, con il lotto più atteso del Princie Diamond fissato nel pomeriggio per il gran finale.

venerdì 12 aprile 2013

Passion & Prejudice

Foto di Grey Villet
La battaglia di Richard e Mildred Loving. Negli Usa degli anni Cinquanta, la piccola storia di un grande amore per la propria famiglia e i propri diritti ha cambiato per sempre le leggi che regolano i rapporti interraziali in America. 

Richard e Mildred Loving non avevano intenzione di diventare paladini dei diritti civili in America. Volevano solo vivere nella loro Virginia natale e crescere i figli in pace. Ma quando, nell’estate del 1958, lo sceriffo della contea di Caroline irruppe in casa loro nel mezzo della notte per arrestarli con l’accusa di “incrocio razziale”, i due sposi furono costretti a chiedere aiuto.
Richard è bianco e Mildred è parte nera e parte nativa americana. E nella Virginia degli anni Cinquanta il matrimonio interraziale è considerato un grave reato. Central Point, il paese dove vive la coppia, è povero ma ben integrato. Richard fa il muratore e da sempre è abituato a lavorare con afroamericani. E’ appassionato di gare di dragster e ha una macchina truccata con cui corre insieme a due amici neri. Uno di questi ha una sorella, Mildred, e una sera la presenta a Richard. I due si piacciono, s’innamorano e decidono di sposarsi senza troppo pensare alle conseguenze del loro gesto, che nel giro di poche settimane li porta dritti in galera.

lunedì 1 aprile 2013

Nel nome del padre, a colpi di sax


Ravi Coltrane ama il sax perchè è lo strumento più adatto a improvvisare. E con il primo album inciso per Blue Note conferma di essere molto più che il "il figlio di Trane".

Vedendolo salire sul palco del Birdland e imbracciare il sax nello stesso tempio del jazz newyorkese dove suo padre incise un album live che lo consacrò fra i grandi musicisti del mondo, è impossibile non porsi la domanda: cosa ha spinto Ravi Coltrane, figlio del dio del sax John, a misurarsi con lo stesso strumento con cui il padre registrò pietre miliari del jazz come Blue Train e A Love Supreme? Il modo migliore per risolvere la curiosità è ascoltare l’ultimo disco di Ravi, Spirit Fiction, riconoscendone la complessità strutturale e la maturità artistica. E fare attenzione all’etichetta che l’ha prodotto: Blue Note, leggendaria casa discografica che negli ambienti musicali equivale a un certificato di qualità e riconoscimento.

mercoledì 27 marzo 2013

Pugni di cartone


A Dumbo, dove il ponte di Brooklyn incrocia quello di Manhattan, sorge la scuola di wrestling più famosa di New York. I corsi sono organizzati dall'ex campione "The Unpredictable" Johnny Rodz. E si svolgono all'interno della mitica Gleason Gym, la palestra dove si allenavano anche Muhammad Ali e Mike Tyson. Ma come si fa a lottare come Andre the Giant senza senza farsi del male?

Trasmesso da SkySport24

domenica 24 marzo 2013

New York ridefinisce il microappartamento


Il sindaco della Grande Mela ha indetto un concorso per far fronte alla mancanza di monolocali. Abbiamo intervistato il vincitore del bando per capire come si può vivere felici in meno di trenta metri quadri. 
 
Appena letto il bando, il vincitore del concorso indetto dalla città di New York per progettare mini-appartamenti ha pensato: “E’ disumano vivere in una casa così piccola”.
La gara lanciata dal sindaco Michael Bloomberg, chiamata adAPT NYC, imponeva agli architetti di disegnare monolocali prefabbricati fra i 23 e i 34 metri quadri.
Riflettendo più attentamente, però, Eric Bunge, fondatore insieme a Mimi Hoang dello studio nARCHITECTS, ha realizzato che il primo posto dove ha abitato appena arrivato nella Grande Mela non era molto più grande di quello voluto dal sindaco.
“Le case minuscole già esistono a New York, e spesso sono pure mal progettate”, dice Bunge al telefono dal suo studio di Brooklyn.

mercoledì 20 marzo 2013

I consigli di Sheryl Sandberg

E' il numero 2 di Facebook. Guadagna 30 milioni di dollari l’anno e l’orario di ufficio lo decide da sola. Qualche tempo fa in un famoso discorso (visto online da oltre 2 milioni di persone) ha detto che ci vogliono più donne ai vertici. Ora Sheryl Sandberg lo ribadisce in un libro. S'intitola Facciamoci avanti, perché nessuno regala niente alle donne. Lo abbiamo letto in anteprima. Ed ecco le 20 regole fondamentali. La prima: è ora di scegliere bene il partner

1. Bye bye Tiara Syndrome. Cioè quella, assai femminile, in cui ci si aspetta che, se si continua a fare bene il proprio lavoro, qualcuno lo noterà e ci poserà una tiara sul capo. Non funziona così. Proporsi, farsi avanti, chiedere promozioni, insistere. «Il modo più comune in cui la gente rinuncia al potere è pensare di non averne alcuno».
2. Rischiare di più. Davanti alla prospettiva di un cambio di lavoro, molte frenano perché temono di non avere le competenze necessarie. Cambiare attitudine: da «Non sono pronta per farlo» a «Lo voglio e imparerò».

martedì 19 marzo 2013

L'universo in Stop Motion di PES


Adam Pesapane è autore del cortometraggio più breve mai ammesso agli Oscar. Nei suoi video, fantasiose metamorfosi di oggetti quotidiani e un tocco irresistibile di dark humour

Per PES, la sintesi è la madre di tutte le virtù. Il film maker americano, autore del cortometraggio più breve mai ammesso agli Oscar, è convinto che per esprimere un’idea forte non servano troppe immagini. E con una durata di un minuto e 45 secondi, il suo Fresh Guacamole ne è l’esempio: l’animazione, in cui il piatto messicano è preparato con una granata al posto dell’avocado

lunedì 4 marzo 2013

Devendra Banhart, cantastorie surreale


“Sono in un momento di transizione: dall’essere un esocannibale che si ciba dei suoi nemici, mi sto trasformando in endocannibale che mangia gli amici”.
Devendra Banhart è famoso per le atmosfere surreali delle sue musiche, spesso composte da testi stravaganti scanditi da ritmi meticci. Una canzone del nuovo album Mala, ad esempio, racconta di una suora del tredicesimo secolo che abbandona il convento di clausura per diventare una VJ di MTV e diffondere il suo messaggio mistico in televisione. Un’altra è uno sfottò antiromantico in cui un uomo risponde alle dichiarazioni d’amore della sua donna ricordandole con sarcasmo quanto la tratta male.
Non sorprende quindi che una conversazione con il cantante venezuelo-americano sia ricca di paradossi.

lunedì 18 febbraio 2013

Scalini di gloria

Ogni anno, centinaia di atleti si sfidano correndo su per le scale dell'Empire State Building: 86 piani e quasi 1600 gradini per raggiungere la cima del grattacileo più famoso di New York. Le scale della torre, però, non sono pensate per essere usate come una pista. E per questo la gara può risultare più simile a un Palio di Siena che a una competizione di altetica.



Trasmesso su SkySport24

martedì 12 febbraio 2013

Usa: il lusso punta sugli sport di massa

Non più solo golf e vela. 
Per i brand high-end i più richiesti 
sono i campioni "popolari"

Entrando nel palazzetto di basket dei Miami Heat, la scorsa stagione i tifosi hanno trovato una sorpresa: al posto delle solite foto dei giocatori in pantaloncini e magliette, i tifosi hanno trovato una gigantografia dei cestisti in smoking e scarpe firmate. Con le due stelle della squadra, Dwyane Wade e LeBron James, che portavano al polso orologi Audemars Piguet e Hublot.
Negli Stati Uniti, i brand di lusso hanno sempre associato i loro nomi a sport d’elite come il golf e la vela, trascurando le discipline da stadio, considerate troppo popolari e fuori target. Negli ultimi anni, invece, anche i marchi high-end hanno iniziato a investire in discipline come basket, baseball e football.
“La tendenza si è definitivamente affermata con l’arrivo di David Beckham ai Los Angeles Galaxy”, dice Doug Shabelman, presidente di Burns, società specializzata in endorsement di atleti e personaggi dello spettacolo. “Il calciatore inglese ha dimostrato che le potenzialità di un campione di sport popolari vanno ben oltre la capacità di pubblicizzare attrezzature sportive e bibite energetiche”.